Passa ai contenuti principali

Lavorazione della Luffa

Come lavorare la Luffa

Il lavoro è un pò noioso  ma si può fare senza problemi.
Prima di tutto tagliare il fondo della Luffa con un taglierino e scuoterla per farne uscire i semi.

Sono tantissimi e neri  e vanno conservati per le prossime coltivazioni.

Una volta rimossi tutti semi, sbucciare la Luffa come se fosse una banana, tagliarla in tre pezzi e lasciarla in ammollo per circa un ora. Dopo di che risciaquarle abbondandtemente sotto l'acqua corrente e lasciarla asciugare.


L'ideale è farle asciugare al sole.

Dopo di che si ottengono delle utilissime spugne naturali , biodegradabili e igieniche.
Basta seminarle!!!!!!!!!!

Regalo i semi a chi è interessato alla coltivazione.

Buona coltivazione a tutti!!!!!!!!!!!

Commenti

  1. Ciao, complimenti per il tuo giovane blog, mi auguro tu possa riuscire a trovare il tempo ogni tanto di aggiornarci con qualche nuova ricetta, o altra simpatica "scoperta" ecobio. trovo troppo curioso questo post, se prima o poi avessi qualche semino in surplus sarei davvero contenta di cimentarmi e testate il mio pollice (verde? o scarsamente giallo? chissà) :D Alla prossima. Vale

    RispondiElimina
  2. ciao mi sto organizzando per aggiornare il blog con nuovi lavori,se mi mandi la tua mail ti dico quali semi ho così ti spedisco quelli che ti interessano
    alla prossima

    RispondiElimina
  3. Ciao mi piacerebbe coltivare le mie spugne,mi piacerebbe ricevere i semi?

    RispondiElimina
  4. se gentilmente mi invii la tua mail sarò felice di darti le coordinate per inviarti i semi ciao

    RispondiElimina
  5. ciao, mi interesserebbe coltivare la luffa, ti può interessare uno scambio dei semi per sapone all' olio d oliva che autoproduco?

    RispondiElimina
  6. sono interessatissima agli scambi,ho anche molti altri tipi di semi di zucche,commestibili e misti fantasia delle lagenarie. Inviami la tua mail che ne parliamo ciao

    RispondiElimina
  7. Trovo difficoltoso sbucciarle, puoi per favore spiegarmi come fare?SALUTI

    RispondiElimina
  8. Se il problema è la buccia troppo secca mettila in una bacinella in acqua tiepida per mezza giornata, poi sbucciala. Dovrebbe essere più facile.ciao

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

red kuri

                               Zucca RED KURY E'  una varietà che viene dal Giappone. viene chiamata anche Potimarron,  Uchiki Kury o Hokkaido La coltivo perchè è l'ideale per  preparare dolci.  La buccia di colore rosso è liscia molto sottile e soprattutto commestibile. La polpa di colore arancio giallo, è soda dal sapore di castagne. Deliziosa per creme e zuppe, ma il meglio lo dà nelle torte, per la cheese cake oppure candita. SEMINA: Al coperto in febbraio/marzo mettendo 2/3 semi in vasetti con terriccio ben concimato. Trapianto e semina in piena terra in aprile/maggio. Comunque quando non c'è più pericolo di gelate. E' pronta in circa 90 giorni ed ha una resa di 5/6 frutti per pianta Pezzatura di circa 1kg max 2. Raccolta: da fine agosto a tutto settembre Non teme la siccità, va' effettuata la cimatura dei tranci improduttivi perchè si estendono e invadono tutto il terreno inutilmente. P er chi segue le fasi lunari, semina e trapi

LAGENARIE, le mie decorazioni

Fiaschette del Pellegrino Le fiaschette del Pellegrino sono una particolarità di zuccheLagenarie che dopo essere state raccolte a piena maturazione (che avviene di solito  in settembre), vengono fatte essiccare per circa 3/4 mesi. Prima di spiegare come vengono lavorate, mi piacerebbe parlarvi del  perché  queste zucche vengono chiamate Fiaschette del Pellegrino. Sono pronta a scommettere che tutti sanno qualcosa del cammino di Santiago, è quel mistico percorso che mi ha sempre affascinato e su cui mi sono molto documentata, con l'obbiettivo, un giorno, di poterlo percorrere. Osservando alcune illustrazioni che riguardavano i pellegrini del medioevo,  notavo che legato al bastone da viaggio o alla cinta vi era quasi sempre un zucca che fungeva da borraccia, appunto da qui il nome fiasca del pellegrino. Sembra strano ma è da questa curiosità che mi è nato l'amore per le zucche così anche il nome del mio blog . Incuriosita da queste zucche ho scopert